Villar S.Costanzo giace sulla sinistra del Maira in un seno formato dai contrafforti del monte S.Bernardo, in distanza di dieci miglia, a libeccio, da Saluzzo. Il suo territorio confina a levante con quello di Busca, a mezzodì e ponente con quello di Dronero e di Roccabruna, ed a notte con quello di Venasca per la sommità dei monti che separano la valle di Maira da quella di Varaita. Il vertice del monte s. Bernardo si innalza 1600 ...
Villar S.Costanzo giace sulla sinistra del Maira in un seno formato dai contrafforti del monte S.Bernardo, in distanza di dieci miglia, a libeccio, da Saluzzo. Il suo territorio confina a levante con quello di Busca, a mezzodì e ponente con quello di Dronero e di Roccabruna, ed a notte con quello di Venasca per la sommità dei monti che separano la valle di Maira da quella di Varaita. Il vertice del monte s. Bernardo si innalza 1600 metri al disopra del livello del mare e metri 1000 al disopra del piano di Villar: la ossatura del medesimo è formata da diverse gradazioni di gneis, e micascisti attraversati da filoni di quarzo e di feldspato, ai quali se ne trovano anche uniti di perrosido di ferro e di grafite.
Alle falde di questo monte sorgono molti informi pilastri di terra, portanti ciascuno sulla sommità a guisa di capitello uno smisurato sasso: di essi parecchi sono isolati, ed altri in gruppi di due o tre, e ve ne ha i varie dimensioni; alcuni sono elevati dal suolo fino a 10 metri non avendo un diametro maggiore di 2 1,2: il loro numero ascende a poco meno di 300. Veramente strano è lo spettacolo che presentasi allo sguardo di chi trovasi in mezzo ai medesimi. Quei sassi staccati dalle intemperie dal ciglio del monte comprimono siffattamente col loro peso il sottostante terreno sabbioso, che le acque provenienti dai luoghi superiori esportano continuamente la terra che li circonda, fanno sì che quelli rimangono isolati, e poco per volta elevati di molto dal circostante suolo, fino a che roso anch'esso il pilastro cade, ed il pezzo rupe rovesciato a terra, ne fa quivi orgere un altro. Sembra che questo fenomeno non esistesse prima della distruzione delle folte selve che popolavano il monte.
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